SAGGI DI LETTERATURA E STORIOGRAFIA ANTICA
![]() |
€ 10,00
EUR
In uscita il 13-02-2025
|
Descrizione Inserisci un commento |
Delfino Ambaglio La dedica delle opere letterarie antiche fino all’età dei Flavi. Ideata dai Greci e adottata dai Romani, la dedica è sempre rivolta a un personaggio vivente ed è intesa come strumento di affermazione sociale dell’autore. In quanto tale, la dedica si trasforma con il mutare del sistema politico: dalla Grecia di età ellenistica e poi romana, in cui l’uomo di Lettere è alle dipendenze di una corte o deve guadagnarsi il favore di influenti personaggi romani, fino agli scrittori latini, quando, “in età repubblicana, prevale nella dedica il motivo dell’amicizia disinteressata, del libro come dono di cultura […] L’età imperiale pullula piuttosto, sin dagli inizi, di dediche dai toni solenni e istituzionali, all’imperatore o a personaggi della corte […]. La dedica riprese solo successivamente vigore antico e nuovi significati nelle opere degli scrittori cristiani”.
David Asheri Il millennio di Troia. Le fonti antiche non concordano sulla datazione della Guerra di Troia: Clemente alessandrino (dipendente da Duride di Samo) propone una data più alta della maggioranza della tradizione. In tal modo, la guerra di Troia sarebbe avvenuta mille anni prima della conquista dell’Asia da parte di Alessandro Magno. “Il fatto stesso che il millennio di Troia [da cui la datazione della Guerra di Troia] andò gradatamente abbassandosi […] può anche indicare che a varie riprese, in diverse generazioni e per motivi diversi, gli storici ed eruditi ellenistici avessero il bisogno di pensare e rivalutare i grandi eventi del loro tempo mediante nuovi raffronti ed analogismi”.
Domenico Magnino La composizione del Terzo Libro delle Guerre Civili di Appiano. Il saggio esamina la struttura e il contenuto del Terzo Libro delle Guerre Civili per trarre considerazioni sul metodo di lavoro di Appiano e formulare ipotesi sulle fonti utilizzate. “Appiano non è un banale trascrittore o un traduttore acritico e passivo delle fonti che utilizza […] non dimentica di scrivere per un pubblico di lettori greci che […] hanno bisogno di spiegazioni di usi e costumi di un mondo latino con il quale non sono in famigliarità […] conosce e utilizza per il Terzo Libro più testimoni, e tutti contemporanei ai fatti […] tra questi testimoni un posto particolare va riconosciuto alla Autobiografia di Augusto.” |
Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.